La Chimera
Spesso ci sentiamo dire ‘stai inseguendo una chimera’ nel senso di sogno irrealizzabile, fantasticheria, utopia. Chi lo dice forse non sa cos’è, nella mitologia greca, la Chimera.
Chimera, figlia di Tifone ed Echidna, sorella di Cerbero, Idra e Ortro, è la personificazione della tempesta, la sua voce e’ il tuono e sputa fuoco dalle fauci. E’ raffigurata con tre teste, le due laterali di leone e drago (o serpente) e la centrale di capra. In altre raffigurazioni ha la coda composta da serpenti. In altre immagini invece le teste sono disposte diversamente.
Chimera, in greco Khimaira, significa capra. La capra infatti è il suo tratto peculiare che non le deriva dai genitori, un animale che è contemporaneamente selvatico e domestico.
La Chimera simboleggia tre valori: il leone è la forza, il calore e quindi l’estate; il serpente è la terra, l’oscurita’ e quindi l’inverno, la vecchiaia; la capra è il passaggio, la transizione e quindi autunno e primavera. Fu uccisa da Bellerofonte, con l’aiuto di Pegaso, che usò la sua stessa forza rivoltandogliela contro.
Detto ciò, perché dovrebbe essere considerato negativo l’inseguire una chimera? In pratica mi si dice che sto lavorando per imbrigliare la forza della tempesta, a far mia la transizione e la capacità di mutare, a cavalcare una bestia indomabile che si preannuncia ai mortali con i tuoni più potenti? Ebbene si, e grazie per averlo notato 🙂
Ma si può star tranquilli: il mio intento non è quello del re Amissodore che la usava per terrorizzare i confinanti.
La potenza della Chimera è quella di dimostrare che nessun sogno è troppo grande da non poter essere realizzato e nessun avversario è troppo potente da non poter essere sconfitto!
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