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Posted by on Ago 13, 2021 in Il mondo che vorrei, Racconti e Poesie | 0 comments

Del valore della pazienza (ben dosata)

Del valore della pazienza (ben dosata)

Non aspettare che il ferro sia caldo per batterlo, ma rendilo caldo battendolo!

(William Butler Yeats)

Ma è vero?

Sun Tzu nel libro “L’arte della guerra” – che adoro, se vi interessa lo trovate qui – parla dell’importanza della pazienza e del non fare mosse affrettate, dicendo

Se il Generale non è in grado di controllare la propria impazienza […] un terzo dei suoi uomini saranno trucidati.

e ancora

Chi aspetta con pazienza chi non lo è, sarà vittorioso.

Leggendo quindi la prima frase di questo articolo potrebbe esserci un po’ di confusione: bisogna essere pazienti, oppure agire? Lo stesso Sun Tzu, però, ci ricorda che

Chi prende posizione sul campo per primo sarà fresco per la battaglia.

o

Sebbene abbiamo udito dei danni provocati da stupida fretta allo stesso modo non abbiamo udito dell’abilità associata al protrarsi delle operazioni.

in altri passi ancora ci parla di come ingaggiare il nemico per far sì che sprechi le sue energie tenendo intatte le nostre, per arrivare poi al punto in cui attaccando come un falco in picchiata si possa raggiungere la vittoria. Ragionandoci con attenzione, quindi, si capisce che la pazienza non deve diventare inerzia, ma vigile e attenta attività preparatoria all’azione (il battere il ferro per scaldarlo).

Questa è una cosa su cui sto lavorando molto e non senza difficoltà: dosare la pazienza nella giusta quantità, per evitare di trovarmi – sempre secondo Sun Tzu – dalla parte del generale che si farà sconfiggere perché fa trovare le sue armate impreparate alla battaglia.
Devo imparare ad osservare il campo di battaglia e, senza farmi prendere dall’impazienza valutare la situazione, studiare le possibili mosse e capire quando è il momento in cui le mie forze sono all’apice e quelle del nemico al minimo, per ingaggarlo.

Una delle cose che mi piacciono di più dell’Arte della guerra (ma anche di Il libro dei cinque anelli – altro libro di strategia militare, stavolta giapponese, che trovate qui) è che gli insegnamenti in esso contenuti sono applicabili alla vita di tutti i giorni e non solo quando il nemico è un’entità reale ma anche quando è una situazione in cui ci troviamo… in quel caso il nemico siamo noi stessi e abbiamo un vantaggio, sempre secondo il Maestro:

Se conosci il nemico e conosci te stesso, la vittoria è sicura.

Al lavoro, quindi!

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